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Restauro Mobili

Restauro Mobili - Soluzioni Interni di Paolo Pes

Per restaurare un mobile esistono diversi metodi: di seguito ne descriviamo uno dei più utilizzati e più efficaci.

 

Inizialmente viene fatta un'accurata valutazione del mobile prendendo atto della sua condizione attuale e pensando a come restituirgli le caratteristiche d'epoca.

 

Quando l'esigenza lo richiede, il mobile viene completamente smontato, vengono sistemati i vari pezzi, dopodiché questi vengono riassemblati e incollati con delle colle speciali ad alta tenuta, ottenendo così il mobile originale e autentico in tutte le sue parti.

Precisiamo che vengono effettuati restauri con scrupolosa metodologia partendo, dove serve, con lo smontaggio del mobile fino alla relativa riassemblatura del mobile stesso, al fine di non alterarne l'autenticità.

 

Restaurare il legno è una cosa che va fatta con passione, le varianti nell`ambito del restauro dei mobili in legno sono tante, cerchiamo sempre la soluzione migliore e più adeguata alla tipologia di restauro che si incontra in corso d`opera, utilizzando a volte anche materiali ecologici salvaguardando dunque l`ambiente. Tutte le varie fasi della lavorazione del legno vengono fatte rigorosamente a mano, per questo motivo possono su richiesta essere svolte presso il cliente.

RICONOSCERE IL MOBILE

RICONOSCERE IL MOBILE - Soluzioni Interni di Paolo Pes

Riconoscere il mobile: Non è possibile restaurare un mobile senza averlo prima inquadrato nella sua epoca e nel suo stile. Questo ci permetterà di capire se bisogna eseguire un restauro conservativo o un restauro antiquariale.

 

Sverniciatura: E' la prima operazione che effettuiamo, dopo aver valutato lo stato di conservazione della patina del mobile.  Rimuove le vecchie vernici rispettando il legno, l'uso di paglietta d'acciaio per rimuoverlo consente infatti di rispettare lo strato superficiale del legno, senza danneggiarlo.

 

Antitarlo: Il tarlo è il nemico numero uno e una volta appurata la sua presenza all'interno del mobile effettuiamo un un trattamento con un antitarlo.

 

Falegnameria: La falegnameria è un momento importante del restauro di un mobile antico e il recupero e la reversibilità dell'intervento sono alla base di un restauro ben fatto.

 

Preparazione del fondo: Pulizia, una leggera carteggiatura per rimuovere i residui di colla, sverniciatore e vecchie vernici. Stuccatura, con uno stucco di gesso, consente di chiudere i piccoli fori e difetti del fondo. Carteggiatura consente di eliminare lo stucco di gesso e levigare il fondo. Coloritura, colori il fondo con un mordente per diversi motivi: scaldare il tono del mobile, armonizzare parti di differente colore, tonalizzare parti nuove o restauri "pesanti".

 

Lucidatura: Preparare la vernice di gommalacca, decidere se lucidare a pennello o a tampone, lucidare a mezzo poro o brillantare con il benzoino sono le scelte che un restauratore deve saper scegliere.

 

Patinatura: Una buona cera, o meglio ancora un encaustico,  consentono di ridare al mobile quel lucido morbido tipico dei mobili antichi. La patinatura è l'ultimo atto d'amore per il mobile, il tocco finale della tua opera d'arte!

 

 

Restauro Mobili d'Epoca

Restauro Mobili d'Epoca - Soluzioni Interni di Paolo Pes

Il laboratorio è specializzato nel restauro di mobili antichi e arredi d'epoca, per committenza pubblica, privata, collezionisti ed antiquari, e dispone di moderni macchinari a norma per lavorazioni di precisione.

 

Il restauro può prevedere, a seconda del manufatto e del suo stato di degrado, differenti fasi di intervento:

  • Pulitura calibrata della superficie
  • Disinfestazione contro gli insetti xilofagi
  • Consolidamento di porzioni lignee degradate
  • Reintegrazione lingea di parti mancanti e riproduzione di particolari con resina epossidica
  • Ritocco cromatico
  • Finitura con gommalacca e cere naturali

Il mobile d’epoca può essere considerato una piccola opera d’arte, con intagli, intarsi e finiture pregiate. Molto spesso, collocato in un contesto di abitazione privata, il mobile deve anche svolgere una funzione “pratica” di utilizzo quotidiano, che è, in misura differente, concausa del suo degrado.

 

L’intervento conservativo, realizzato con materiali e tecniche reversibili, non costringe alla musealizzazione del manufatto, ma consente di conservare un utilizzo quotidiano compatibile con quello per cui è stato concepito e realizzato, preservandone così anche la preziosa testimonianza di cultura materiale.

Restauro Arredo Ecclesiastico

Restauro Arredo Ecclesiastico - Soluzioni Interni di Paolo Pes

Un ambiente ecclesiastico presenta spesso un sistema di arredi lignei, più o meno stilisticamente omogenei, che assolvono a differenti funzioni, da quelle legate alla liturgia a quelle di vita quotidiana della comunità ecclesiastica.

L’intervento conservativo non può prescindere da una preliminare indagine sulle condizioni ambientali (umidità e temperatura in particolare) in cui i manufatti si collocano; condizioni che spesso risultano non ottimali, in quanto chiese e sacrestie presentano ambienti umidi e poco riscaldati.

 

La prima fase dell’intervento sarà quindi, nei limiti del possibile, quella di ridurre le condizioni ambientali critiche. Secondariamente viene presa in esame la situazione strutturale, che non di rado mostra elementi di degrado non evidenti ad una prima lettura del manufatto.


Le finiture vengono quindi realizzate nel rispetto delle tecniche e dei materiali dell’epoca di produzione dell'arredo.